LE INSTALLAZIONI IN VIA UMBERTO I
Sempre di Cella, Caos Primigenio va a occupare un intero muro di cemento grezzo all’interno di una corte quadrata in via Umberto I. Si tratta di una “collezione” di volti dalle diverse morfologie, ma dipinte con gli stessi colori (dominante è il rosso), disposti casualmente come fossero cellule immerse in una sorta di brodo primordiale colte in procinto di organizzarsi per dare vita a un tessuto vitale. Sono facce umanoidi resesi indipendenti dal corpo, probabilmente disorientate e pensierose se organizzarsi per dare vita a una folla e, magari, a una vera popolazione. Anche questo esser-ci (essere identità specifiche) ma con-fondersi (fondersi insieme indistintamente) può essere letto come l’espressione di una sorta di disagio capace di emergere già nelle prime fasi di un’esistenza.
Fabrizio Parachini